Casa 2024

Avvento in città 2024 -

Inaugurazione il 27 novembre 2024!

Invito caloroso!

Avvento in città 2024 – Uomo,…. Dove sei?


Da 20 anni l'Avvento cittadino si svolge in concomitanza con i mercatini di Natale di Münster. Egli ci ricorda che l'Avvento da sempre prepara alla celebrazione dell'incarnazione di Dio in Gesù Cristo, e che oggi può essere anche tempo di conversione, di attesa e di anticipazione. È un invito rivolto a credenti e non credenti a lasciarsi sorprendere e interrogare nell'atmosfera della chiesa e dello spazio espositivo, per dimenticare per un po' le piccole e insignificanti cose di ogni giorno e per riflettere su ciò che è essenziale per la nostra umanità.

I dirigenti e i dipendenti del City Advent sono venuti a conoscenza del lavoro di Aron Demetz attraverso foto e una trasmissione televisiva. Nell'ultimo anno hai potuto conoscere personalmente l'artista e parlare con lui. Dopo aver preso contatti, visitato i leader a Wolkenstein, scambiato idee a Münster e visitato la Überwasserkirche, Aron Demetz ha accettato di organizzare con il team l'Avvento cittadino 2024.

Nel suo lavoro degli ultimi anni, Aron Demetz si è concentrato sull'uso del disegno scultoreo per esplorare ciò che rende un essere umano: fuori e dentro, materia e forma, dimensione di superficie e profondità, fisicità e anima, fragilità e bellezza, connessione con lo spazio. e tempo, origine e futuro, divenire e divenire, speranza e fede.

L'Avvento cittadino 2024 con il titolo “Uomo, dove sei?” riguarda la stessa domanda, ma basata sulla tradizione religiosa ed ecclesiale. La base ermeneutica è il racconto biblico della Genesi, da cui è tratto il titolo. Nel 3° capitolo del libro della Genesi si pone specificamente la domanda su dove si trova Adamo, l'essere umano, cioè sulla sua situazione attuale, spazialmente e temporalmente condizionata, sempre provvisoria e incerta, ma quindi anche aperta al futuro. L'essere umano Adamo ha perso il paradiso, è diventato insicuro, la sua nudità sta diventando un problema, sa di non essere protetto e diventerà instabile. L'espulsione, il lavoro, la fatica e infine la morte sono il suo destino. E nonostante tutto: Eva è considerata la madre della vita, la cura di Dio vale per Adamo ed Eva, essi non rimangono nudi, restano protetti, continua.

Questa storia di espulsione dal paradiso simboleggia la fragilità dell'esistenza umana e dell'interazione umana, ovvero ciò che stiamo attualmente sperimentando nel mondo: nazionalismo, xenofobia, guerra, distruzione ambientale e catastrofi climatiche, una dimensione completamente nuova e inquietante di minaccia alla creazione, umana comportamento che difficilmente potrebbe essere peggiore e più stupido. Nel contesto dell'attesa dell'Avvento si pone però la questione di cosa dobbiamo ancora aspettarci e sperare, quando e come avverrà la cura promessa, dove e come questo Dio sarà con noi e verrà a noi. Una risposta sta nella speranza dell’evento natalizio, dell’incarnazione di Dio in Gesù Cristo, e ciò significa che, secondo la fede cristiana, il Dio eterno assume la fisicità umana e la redimerà da ogni mancanza e perdita attraverso la sofferenza e la morte.

Nel City Advent 2024 le questioni artistiche e religiose si incontrano e si completano a vicenda. Le sculture, come quelle progettate da Aron Demetz, mostrano grandezza e spazi aperti nell'umanità con forza quasi biblica. Ti incoraggiano a chiederti, a fare domande e a cercare la tua storia sulla vita. Il prerequisito è un'attenta osservazione. Nelle conversazioni con l'artista è diventato sempre più chiaro come sceglie esattamente il suo materiale, come ne valuta i cambiamenti e come lo modifica nel linguaggio formale della sua arte in modo tale che possa acquisire un significato etico ed esistenziale. Mostra cambiamento e decadimento, ma le sculture indicano anche la guarigione e una dignità interiore, misteriosamente non distrutta e forse indistruttibile.

I visitatori sono invitati a confrontarsi con le opere di Aron Demetz e a porsi la profonda domanda dell'Avvento:


Amico... dove sei?

Artista: Aron Demetz, Ortisei, Alto Adige

Direzione artistica, curatore: Rupert König, foyer della chiesa, Münster

Direzione del progetto: Markus Kortewille

Testo: Klaus Herold

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